Bibite e liquoriRicette

Il Limoncello di Sorrento

limoncello

“Vide ‘o mare quant’è bello,
spira tanto sentimento,
Comme tu a chi tiene mente,
Ca scetato ‘o faje sunnà”

Inizia così una delle canzoni napoletane più note al mondo. Parlimo di “Torna ‘a Surriento” di Ernesto De Curtis, che dal 1902 porta in giro per il pianeta il nome della città più bella e romantica del golfo di Napoli.

Chissà quante persone ogni anno visitano la città di Sorrento proprio grazie a questi versi e dopo qualche giorno vanno via con fantastici ricordi…il paesaggio sul golfo, la vista ravvicinata di Capri, il Vesuvio e perché no, una bella bottiglia di limoncello!

E’ proprio lui, per eccellenza, il prodotto tipico della costiera sorrentina, dove il colore e il profumo intenso dei limoni accompagna il visitatore ovunque vada.

Il limone di Sorrento è detto “femmeniello sorrentino”, o anche “ovale di Sorrento”, proprio per la sua forma tipica ovalizzata, differente da quello amalfitano, detto invece “sfusato amalfitano”, ottimo nelle insalate. Le dimensioni sono più grandi e il succo è più acido del cugino dell’altra costiera. La zona geografica indicata nella denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) è quella che va dal comune di Vico Equense a Massa Lubrense, comprendendo anche l’isola di Capri.

La raccolta dei limoni in questa zona avviene tra febbraio ed ottobre e va effettuata rigorosamente a mano per evitare il contatto col terreno.

La coltivazione di questo tipo di limone in costiera sorrentina ha origini antichissime, le prime fonti risalgono al 1500, mentre molti affreschi ritrovati negli scavi di Pompei ed Ercolano, mostrano un tipo di limone molto simile nei banchetti degli antichi romani. Notizia certa è del 1600, che fa riferimento alla coltivazione di questo tipo di limone nel fondo “Gesù” sito nella Conca di Guarazzanno, tra Sorrento e Massa Lubrense.

Il limoncello inteso come liquore risale agli inizi del 1900 e intrecci di storia e leggenda sono oggetto di diatribe tra sorrentini, amalfitani e capresi. Molti sostengono che proprio nell’isola dei bellissimi faraglioni, sia stato prodotto per la prima volta.

Noi vi lasciamo la nostra ricetta che vi permetterà di produrlo anche nelle vostre case, ma in ogni caso vi consigliamo una passeggiata nella bella Sorrento, perché come chiude la canzone…

“…nun me lassà,
nun darme sto turmiento!
Torna a Surriento,
famme campà!”

limoncello

Ecco la nostra ricetta

Ingredienti per circa un litro di limoncello

  • 1 lt di alcool puro
  • 1,250 l acqua
  • 800 gr di zucchero
  • 10 limoni del tipo femmeniello di Sorrento

Procedimento

Lavare accuratamente i limoni, togliere la buccia con meno “pane” possibile, metterla nell’alcool e tappare il tutto ermeticamente. Lasciare l’infuso a macerare per circa 10 giorni.

Terminato il tempo di macerazione, in una pentola alta, mettere a bollire a fiamma basse l’acqua con lo zucchero. Poi spegnete e fate raffreddare a temperatura ambiente.
Versare l’infuso e girare. Con l’aiuto di imbuto e colino, passare al filtraggio eliminando la buccia ed eventuali grumi. Versare il tutto in bottiglie e mettere in freezer.

E’ consigliabile bere il limoncello non prima di 15 giorni dell’avvenuta preparazione.


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *